Come aumentare la qualità dell’audio grazie ai preamplificatori microfonici

Come aumentare la qualità dell’audio grazie ai preamplificatori microfonici

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Chi si affaccia al mondo della registrazione si accorge quanto sia importare l’utilizzo di un preamplificatore microfonico (mic pre). Un preamplificatore microfonico è un preamplificatore per i segnali deboli che provengono dai microfoni. Il preamplificatore amplifica il segnale ad un livello di linea standard. Quando si registra una voce o uno strumento ripresi da un microfono, il pre può aggiungere carattere, dettaglio, colore, trasparenza e brillantezza. Ogni pre ha un suo carattere che può avere un mix di queste caratteristiche, ci sono ad esempio preamplificatori che rendono il suono più scuro e tenebroso, mentre altri che rendono il suono più pulito e moderno. Un pre viene utilizzato anche in base al genere musicale musicale e all’effetto che si vuole ottenere. Esistono i preamplificatori microfonici valvolari, allo stato solido o valvolari e transistor insieme. Generalmente i pre valvolari producono un suono più caldo è colorato oltre al fatto che sono più trasparenti, mentre i pre allo stato solido forniscono un suono più chiaro, preciso e pulito, ci sono anche i modelli allo stato solido che hanno un controllo che permette di aggiungere la quantità desiderata della distorsione valvolare, questo serve per sporcare il suono. In uno studio di registrazione che si rispetti ci sono vari tipi di preamplificatori per soddisfare le esigenze di varie produzioni musicali o vari tipi di ripresa microfonica.

Come collegare un preamplificatore? Semplice. Ogni preamplificatore ha una uscita di linea, a cui si collega all’ingresso di linea di livello del mixer o dell’interfaccia audio. Sì, è così semplice. A livello qualitativo non esiste il preamplificatore migliore, ogni pre ha un suo carattere, quindi entriamo anche in una questione di gusti. Non ci devono essere dubbi sul fatto che con il pre microfono si ottiene una migliore qualità del suono. Ma il preamplificatore da solo non è completamente responsabile della qualità, è solo un componente della catena audio, altri componenti sono: l’interfaccia audio, il convertitore A/D, le proprietà acustiche della sala di registrazione, il microfono e i monitor da studio ( che permettono di sentire le differenze sottili). Esistono preamplificatori economici come quelli di behringer, alto o presonus che si possono ottenere per meno di 200€, purtroppo per ottenere un suono di livello professionale bisognerà acquistare un preamp di fascia alta che può costare più di 2000€, ma come dicevo prima, dato che il pre non è l’unico componente che rende il suono di qualità, bisogna acquistate tutta la catena hardware di qualità e questo potrebbe costare più di 5000€.

Come ottenere una buona qualità senza un preamplificatore di qualità?

Ogni canale microfonico del mixer o della scheda audio è appunto un preamplificatore, quindi se si dispone di un budget basso è possibile utilizzare i preamplificatori del mixer o dell’interfaccia audio e scegliere un microfono. È possibile ottenere risultati sorprendenti con preamplificatori mediocri e tipici di interfacce audio o mixer consumer. Un preamplificatore professionale in una stanza riflettente e non trattata acusticamente non suona bene. Ci vogliono circa 500 € per ottenere un preamplificatore di qualità.

Se avete un interfaccia audio economica con dei pre scadenti è volete usare dei preamplificatori esterni piu’ decenti potete acquistare questi:

Se avete bisogno di un solo canale ma di altissima qualità consigliamo i migliori in rapporto qualità prezzo:

FMR RNC –  Preamplificatore da un canale dal suono pulito e trasparente con un ottimo rapporto qualità prezzo.

Golden Age Project Pre73 – Il Golden Age Project Pre73 è un preamplificatore per microfono vintage-style ispirato dal sound design e il circuito del preamplificatore NEVE 1073 allo stato solido microfono, il Golden Age Pre73 ha un design moderno con un chip IC a favore della progettazione dei componenti discreti per natura con un calore vintage e con un suono d’impatto. In un test si è rivelato abbastanza presente nelle medio frequenze e liscio nelle alte con un suo9no generale arrotondato, questo pre funziona molto bene ma se siete alla ricerca di uno strumento estremamente preciso e trasparente allora questo non è lo strumento giusto per voi, daltronde stiamo parlando di un preamplificatore economico.

Great River ME-1NV – Questo è un altro ottimo preamplificatore dal suono pulito, trasparente e dettagliato.

Focusrite isa one – E’ un preamplificatore microfonico allo stato solido economico in quanto si tratta di un singolo canale senza troppi fronzoli, ma è un canale professionale, uno dei migliori in questa fascia di prezzo, ricordate che la serie isa viene utilizzata per registrare molti artisti di fama internazionale.

Summit audio 2ba-221 – Si tratta di un preamplificatore microfonico valvolare da un canale, una vera alternativa al focusrite isa one, ideale per chi’ cerca il suono caldo della valvola.

Mentre se avete un budget superiore potete orientarvi su:

Attenzione molti di questi preamp costano di piu’ rispetto ai modelli elencati precedentemente solo perchè hanno piu’ canali o piu’ funzioni, ad esempio possono includere nel rack compressori, limiter, equalizzatori, ecc., ma questo non vuol dire che un pre che costa di piu’ sia migliore, quindi non fatevi ingannare dal prezzo. Inoltre ricordate che ogni pre ha un suo suono, quindi fate la scelta in base al risultato che vi soddisfa maggiormente. A questo punto vi consiglio questi altri preamplificatori microfonici, alcuni sono valvolari, altri allo stato solido e altri degli ibridi, ovvero che comprendono entrambe le tecnologie.

universal audio 610, 710, solo/110

Tube Tech MMC-1A

ART PROMPAII Pre valvolare

Avalon 737SP

Presonus digimax d8 (Questo è un pre da 8 canali con porta adat per il trasferimento digitale)

DK Audio R20

Audient ASP800 (Questa è un interfaccia audio di fascia alta con preamplificatori professionali in classe A, in questo modo con un solo acquisto sarete al completo)

Tascam UH-7000 (Questa è anche un interfaccia audio con pre professionali)

Manley slam – Questo è un preamp microfonico valvolare di fascia altissima, infatti costa piu’ di 7000 euro, ma per ottenere delle registrazioni professionali potete farne a meno, almenochè non cercate un pre con questo timbro sonoro che si distingue. Tra le caratteristiche troviamo un interfaccia digitale e dei limiter, si torna sempre a riferimenti come i LA2, 1176, 2264, e altri.

Drawmer 1960 e Drawmer 1962 – Rispettivamente un pre a doppio canale con 2 compressori e una channel strip con 1 pre, 1 equalizzatore e un compressore.

Focusrite ISA 828 – Preamplificatore microfonico allo stato solido da 8 canali con la possibilità di aggiungere una scheda opzionale ISA 828 A/D Card che supporta i formati AES,SPDIF, ADAT™ con frequenza di campionamento selezionabile tra 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4 e 192kHz, word clock interno o esterno e 256X clock, S/N Ratio migliore di 121dBfs ‘Pesato-A’.

Focusrite ISA 430mk2 (Channel strip con equalizzatore, compressore, preamp allo stato solido e non solo)

Focusrite ISA Two (Preamplificatore a 2 canali)

PreSonus ADL600

GML 2032

Millennia Media hv-37 o Millennia HV 3-C – Si tratta di un preamplificatori microfonici valvolari diversi dagli altri modelli valvolari, questi infatti vengono molto utilizzati nella musica classica in quanto tendono ad essere molto trasparenti evitando di colorare o sporcare il suono, per alcuni vengono definito come pre senza carattere, ma è solo una questione di gusto.

Great River MP-2NV

API 3124 + – API è il preamplificatore d’eccellenza per fare musica rock in quanto permette di ottenere un suono in faccia, molto grosso e presente. Tra i gruppi che hanno utilizzano questo pre per registrare la voce e gli strumenti troviamo i Depeche mode e i Coldplay.

Phoenix DRS-2

Caratteristiche dei preamplificatori microfonici

Alcuni dei preamplificatori più costosi seguono la filosofia del “più guadagno”, il che significa che non ci sono aggiunte ma solo l’alimentazione phantom e la manopola del gain per amplificare il segnale e questo è tutto! Altri aggiungono tutto l’immaginabile, come compressori, limiter di picco, de-esser, eq e una serie di filtri, porte digitali s / PDIF e ADAT I / O, fino a includere i modelli digitali di altri preamplificatori.

Guadagno (Gain)

Il compito principale di un pre è quello di applicare il guadagno al segnale del microfono, quindi è possibile evitare di avere tante altre funzioni che fanno lievitare notevolmente il costo. Idealmente, il preamplificatore amplifica il segnale e non aggiunge ulteriore rumore o ronzio proprio. Quando si alza il guadagno in prossimita dei 60 db in un preamplificatore scadente aumentano i sibili e i rumori di fondo, mentre quando si alza il guadagno il un preamplificatore di qualità allo stesso importo il sibili sono molto deboli e impercettibili mentre il suono si sente forte e cristallino. Questo è ciò che vogliamo. Il problema dei preamplificatori dei mixer consumer è che producono molto ronzio magari a causa di altri apparecchi collegati. Un buon preamplificatore amplifica tutti i tipi di suoni provenienti dal microfono che possono essere rumorosi, come le bocchette dell’aria condizionata, il frigorifero in cucina, il rumore del traffico ad un isolato di distanza e la respirazione in camera. In ogni caso è importante registrare in luoghi lontani da rumori.

Impedenza variabile

Una caratteristica a volte trovata su preamplificatori premium è la possibilità di regolare l’impedenza elettrica. Quasi tutti i preamplificatori hanno un alta impedenza e l’impostazione a bassa impedenza (HiZ, per le chitarre e alcuni microfoni jack, mentre Mic LoZ è di solito per i connettori XLR). La funzione dell’impedenza variabile offre una gamma di impostazioni, che può essere utile per ottenere una risposta diversa dai microfoni.

Preamplificatori in Classe “A”

Avrete probabilmente notato molti riferimenti alla “classe A”, ma non ci sono riferimenti a ciò che questo significa. Un PRE in Classe A si distingue per il disegno del circuito. In un design in Classe A il segnale scorre per tutto il tempo in quanto assorbe più corrente, al contrario della Classe B o Classe AB.

L’Alimentazione Phantom

L’alimentazione phantom serve per alimentare i microfoni da studio a condensatore che richiedono un alimentazione a 48 volt e non è necessaria per i microfoni dinamici.

Numero di preamplificatori

I preamplificatori sono disponibili in diversi formati. Alcuni hanno semplicemente un preamplificatore unico mono nell’unità. Le persone che registrano solo 1 traccia alla volta non si rendono conto che, anche con un solo preamplificatore mono di qualità si può ottenere un suono tremendamente migliore. Ci sono anche unità con 2 preamplificatori che sono efficaci per la registrazione con 2 microfoni in stereo. Ci sono anche unità con quattro o otto preamplificatori. Se registrate una traccia per volta va benissimo un preamplificatore mono, mentre nel caso in cui si vuole registrare una batteria che è microfonata da più microfoni, sarà necessario ottenere un preamplificatore per ogni microfono, in questo caso possono essere utili ad esempio le unità di pre a 8 canali.

Uscite digitali

A cosa possono servire le uscite digitali su un preamplificatore microfonico? Vi faccio un esempio, mettiamo il caso che ho una scheda audio economica con convertitori audio A/D di merda, per registrare il segnale al massimo della qualità, senza comprare una scheda audio migliore posso utilizzare un preamp con uscita digitale (solitamente spdif o adat) che grazie ai suoi convertitori interni bypassa quelli della scheda audio permettendovi di ottenere delle registrazioni di alto livello. Ovviamente se già disponete di una buona interfaccia audio non sarà necessario bypassare i suoi convertitori.

Compressori, equalizzatori, de-Essers, limiter e gate a bordo (channel strip)

Avete bisogno di queste caratteristiche extra sul vostro preamplificatore? Molti dicono di no. E la maggior parte di loro sono professionisti. Questo varia in base al vostro modo di lavorare, io ad esempio in fase di ripresa aggiungo un pizzico di compressione in modo da evitare che l’audio vada in distorsione, dopodichè l’audio lo tratto in seguito utilizzando equalizzatori, compressori, de-esser, limiter o gate software ovvero in versione plugin. I pre solitamente sul retro hanno una presa jack intert che permette di aggiungere un hardware esterno al segnale da esso processato, quindi se il vostro preamplificatore non ha funzioni extra come quelle sopra citate è possibile aggiungerle comunque con hardware separati. Generalmente nella presa insert si inserisce un compressore hardware che spesso si rivela il miglior compagno del pre.

Il Gate può essere uno strumento efficace in quanto abbassa il segnale automaticamente se si scende al di sotto di una certa soglia, può essere utile per rimuovere i rumori di fondo nei momenti di silenzio. Ma sconsiglio di utilizzare il gate per la registrazione di una voce, solitamente si utilizza quando si registra una chitarra elettrica distorta.

Il De-Esser viene usato per ridurre le sibilanti, le “ess” e “shh”. Sinceramente preferisco utilizzare in seguito un software de-esser come preferisco utilizzare in seguito un eq software, ricordate che se settate male in fase di registrazione un eq, gate, de-esser, compressore, limiter, ecc. il segnale registrato non potrà essere aggiustato, costringendovi a ri-registrare tutto da 0, mentre la comodità dei plugin stà nel fatto che potete sperimentate tutto ciò che volete modificando il suono in qualsiasi momento o riportandolo allo stato originale, ovvero bypassando i plugin stessi.

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