La faringite e il canto: come può mettere ko un cantante?

 

Ragazzi questa è un esperienza che vi racconto in prima persona, sono stato sempre attratto dal mondo della musica fin da piccolo, avevo circa 10 anni e componevo già le prime melodie con una tastiera giocattolo, poi a 15 anni comprai la prima chitarra e iniziai pure a cantare, ricordo che ero molto intonato e sognavo di fare il cantante. All’epoca fumavo 2 pacchetti di sigarette al giorno e una decina di canne hihi, tutto andava alla grande finchè un anno ebbi un incidente, mi scoppiò un petardo in mano durante le feste di capodanno, le condizioni della mano erano critiche, rischiavo l’amputazione perchè lo zolfo era entrato nel sangue e la mano era spappolata, fortunatamente la situazione non andò nel peggior modo anche se un pò di danni alla mano sono rimasti, avevo oltre 100 punti e rimasi ricoverato in ospedale per circa un mese. Quando il peggio passò (vi dico che ho rischiato di morire) ritornai a cantare anche se non ero in grado di suonare perchè avevo la mano fasciata e in pessime condizioni, stranamente poco dopo diventai un asmatico di grado severo, forse a causa di quel trauma. Diciamo che gli attacchi di asma gravi si sono verificati poche volte mentre altre volte avevo lievi costrizzioni, sopratutto quando mi trovavo in luoghi che scatenavano reazioni allergiche a causa degli acari e altri allergeni. Il vero problema è che dopo aver avuto i problemi relativi all’asma non sono più riuscito a cantare bene, diventai stonato e consapevole di questo.

Dopo aver fatto dei test allergici e dopo aver fatto delle cure a base di cortisone, aereosol, polveri inalatorie, ecc. non sono stati risolti i miei problemi, facevo fatica a cantare in modo intonato, a distanza di più di 10 anni le cose non cambiarono, anche se migliorò la mia situazione asmatica, infatti ora non si presentano più attacchi di asma ed io non assumo più cortisone o cose varie, avvolte noto delle lievi restrizioni ai bronchi quando mi trovo in luoghi che scatenano l’allergia asmatica o semplicemente quando ci sono dei sbalzi di temperatura. Sono stato anche da dei foniatri qualche anno fa, il primo mi disse che non riuscivo a controllare la voce a causa di un problema psicologico, per questo lo mandai subito a cagare, ricordo che quando mi fece vedere il video delle mie corde vocali notai un lieve arrossamento che venne trascurato. A distanza di qualche anno andai da un altro foniatra che mi disse che le corde vocali stavano benissimo e che dovevo solo riallenare la voce eseguendo degli esercizi per correggere la respirazione (diaframmatica). Sotto consiglio del foniatra presi delle lezioni di canto da una brava insegnante, migliorarono con l’allenamento le prestazioni voce / fiato / potenza, ecc. ma comunque facevo fatica a cantare in modo intonato, nonostante l’impegno rimasi dell’idea che il problema era un altro, la salute vocale! In pratica ho sempre sentito un senso di lieve irritazione in gola e avvolte ho un lieve rossore verso l’ugola. Dato che i foniatri non mi sono stati di aiuto, facendo delle ricerche su internet ho capito che il mio problema era causato da una faringite di natura allergica e gastrointestinale, ovvero il tanto discusso reflusso.

Esistono diversi tipi di faringiti, eccone alcune:

FARINGITI ACUTE (malattie infettive acute di origine virale o batterica)
Le faringiti acute possono essere isolate ed interessare la sola faringe come accade spesso nelle forme batteriche (streptococchi) oppure essere causate da processi acuti virali o batterici che colpiscono organi vicini (naso, seni paranasali, laringe). La terapia delle forme acute sarà antibiotica nelle forme batteriche e sintomatica nelle forme virali.

FARINGITI CRONICHE (forme irritative, infiammatorie e distrofiche)
Le faringiti croniche sono le più diffuse a faringeo ed appaiono frequentemente associate a patologie a carico di altri organi ed apparati. La faringite,dunque, sarebbe nella maggior parte dei casi secondaria ad altri fattori:

– Malattie del naso e dei seni paranasali

– Malattie del rinofaringe e dell’orofaringe

– Reflusso gastro – esofageo

– Patologie generali dell’organismo

– Fattori climatico-ambientali

Malattie del rinofaringe e dell’orofaringe:

– Adenoiditi e tonsilliti recidivanti

– Reflusso gastro – esofageo

La presenza in esofago anche di piccole dosi di succo gastrico o di gas danneggia chimicamente la mucosa dell’esofago, della faringe e della laringe. Nel 70% dei casi i pazienti con faringite cronica, non altrimenti spiegabile, presentano un reflusso gastro-esofageo totalmente asintomatico, ma verificabile grazie a dei test specifici (Ph-metria esofagea, Rx, esofagogastroscopia). Bisogna inoltre prestare attenzione alla presenza nella mucosa gastrica di un germe (Helicobacter) che pare essere responsabile dell’ulcera o delle neoplasie. Gli esami che svelano la presenza di questo germe sono: ricerca di anticopri antihelicobacter, Urea C13 breath test e principalmente l’esofagogastroscopia con biopsie multiple.

Nelle faringiti da reflusso i sintomi possono essere confusi con sintomi “nervosi” ma in genere si ha un senso di corpo estraneo in gola, secchezza, tosse secca, disfonia, necessità di raschiare la faringe, difficoltà nella deglutizione, laringospasmo, ecc..

La faringiti e laringiti da reflusso possono essere diagnosticate grazie ad un esame endoscopico (fibrolaringoscopia), che mette in risalto una titpica infiammazione (peremia) della regione posteriore della laringe (retrocricoidea).

Per curare le faringiti da reflusso si utilizzano dei farmaci in grado di inibire la secrezione acida dello stomaco (pantoprazolo e altri) e dei farmaci (a Ph basico) in grado di “tamponare” l’acidità esofagea e gastrica, mentre se vi è un’infezione da Helicobacter bisogna utilizzare degli antibiotici associati (claritromicina e amoxicillina).

Patologie “d’organismo”:
La faringite cronica compare nei soggetti con turbe gastrointestinali ed epatiche, nei diabetici, negli uremici, nei nefropazienti.

Fattori “climatico-ambientali”:

Abitudini di vita: abuso di alcool e/o di tabacco.

Condizioni particolari in ambienti di lavoro: clima secco, ambienti surriscaldati o contenenti polveri o vapori.

SINTOMATOLOGIA

I pazienti accusano spesso delle alterazioni della sensibiltà della gola (parestesie) sotto forma di senso di corpo estraneo, di solletico o di secchezza. Avvolte si ha la necessità di deglutire eciò spesso coincide con la temporanea scomparsa dei sintomi.

DIAGNOSI

– Bisogna eseguire una valutazione delle condizioni del naso, delle fosse nasali e dei seni paranasali grazie a degli esami (video endoscopia).

– Bisogna ricercare un eventuale stato allergico ad inalanti e agli alimenti tramite test specifici (test allergologici).

– Bisogna indagare sull’eventuale reflusso gastro – esofageograzie ai seguenti esami: Fibrolaringosocopia, Ph metria esofagea; esame radiografico esofago-stomaco con ricerca reflusso G/E e/o ernia iatale, esofago-gastro-scopia.

– Bisogna eseguire uno studio delle condizioni epatiche, gastro-enteriche e renali.

TERAPIA

Non esiste una precisa terapia per le faringiti croniche, solitamente si tratta di affezioni nelle quali rivestono importanza determinante fattori di tipo costituzionale o malattie di altri organi. In caso di reflusso è necessario eliminare lo stesso con farmaci antireflusso e antiacidi.

Una volta risolti tali fattori, possono essere abbastanza utili le:

– Terapie farmacologiche: polivitaminici, immunostimolanti, fitofarmaci, sintomatici

– Terapie Omeopatiche

– Terapie inalatorie e aerosoliche

– Terapie Termali – recandosi in centri specializzati con acque sulfuree o salsobromoidiche per scopi antiinfiammatori, eutrofizzanti e mucolitici.

Se avete dei problemi vocali simili ai miei ecco dei consigli:

Fate dei test allergici per scoprire cosa non tollerate

Fate degli esami del sangue per scoprire eventuali infezioni

Fate una diagnosi di eventuali infezioni (detta tampone faringeo per la ricerca di germi patogeni)

Effettuata visita otorinolaringoiatrica per vedere se avete problemi di faringite (nel caso avete dei sintomi che vi inducano a sospettare questo problema)

I sintomi della faringite allergica possono provocare:

• Gonfiore ed irritazione alla gola, bruciore e dolore a deglutire e mangiare, senza però febbre o altri aspetti legati ai tipi di faringite acuta.

Una faringite (anche di natura non allergica) in genere può essere assente la mattina al risveglio e può presentare questi problemi:

• Gola arrossata, tonsille infiammate, eventuali placche e gonfiore causato proprio dall’infiammazione.
• Il mal di gola può presentarsi con intermittenza, e in presenza di correnti d’aria fredde, leggere ventilazioni e aria condizionata la faringe si irrita.
•  Lieve disfonia sopratutto la sera quando la temperatura è bassa
• Ipersensibilita’ all’abbassamento, anche lieve, di temperatura
• Presente per tutto il giorno, il bruciore scompare al risveglio per ripresentarsi in presenza delle predette condizioni.
• Il bruciore può attenuarsi leggermente dopo aver mangiato o dopo aver lavato i denti.
• Può diminuire l’irritazione il giorno successivo di una giornata passata al mare.
• In presenza di irritazione necessità di deglutire continuamente.
• Senso di ingrossamento della parte superiore del collo.

Come agire in caso di faringite allergica?

Purtroppo quando la faringite non è causata da batteri può essere causata da qualche componente allergico o da un eventuale reflusso

Se si tratta di una faringite allergica, ecco cosa fare:

– Fare un vaccino desensibilizzante specifico per allergene coinvolto (nel mio caso i colpevoli sono gli acari). Una cura desensibilizzante dura dai 3 ai 5 anni e i vaccini non costano poco considerando inoltre che gli antistaminici non sono efficaci per ritornare a cantare bene.

– Può essere di aiuto usare per  volte al giorno uno spray orale a base di vitamina  C

La faringite da reflusso gastroesofageo

La faringite da reflusso gastroesofageo è caratterizzata dai soliti sintomi della faringite, con la particolarità che possono però subentrare intensi bruciori allo stomaco e la sensazione di un corpo estraneo nella gola: una faringite da reflusso gastroesofageo solitamente provoca un intenso mal di gola, tosse senza espulsione di catarro, disfonia della voce, raucedine ed infiammazione della mucosa retronasale.

Come curare la faringite da reflusso gastroesofageo, ecco i consigli:

  • Alimentazione – Seguite un piano alimentare composto da sei pasti giornalieri, a patto che le calorie totali siano divise tra loro: questo vuol dire in poche parole che bisogna mangiare più frequentemente e non consumare più cibo! Evitate i cibi grassi e le bevande acide come i succhi di frutta, il caffè o l’alcol. Evitate di mangiare prima di andare a letto.
  • Farmaci – Esistono diversi farmaci che possono controllare e ridurre i sintomi della faringite da reflusso.
  • Come dormire – Dormite con le gambe sollevate, e non la testa! Potete mettere un paio di libri o alcuni cuscini per mantenere le gambe più alte rispetto al corpo, con la testa appoggiata su un semplice cuscino.
  • Non sforzatevi – Evitate sforzi causati da flessioni, movimenti bruschi o fatica intensa
  • Stress – Anche lo stress rientra influisce quindi cercate di rilassarvi

Rimedi naturali contro la faringite

  • Fare dei gargarismi con acqua calda e sale
  • Bollire 2 grammi di pepe e bere tre tazze al giorno
  • Fate dei gargarismi con olio essenziale di mango e miele aggiunto all’acqua tiepida
  • Preparate una miscela di succo di limone, miele ed estratto di zenzero, consumando il tutto in giornata

I rimedi naturali possono alleviare i sintomi ma non sono efficaci se il vostro problema è di natura batterico e l’infiammazione ha già raggiunto uno stadio cronico.

Faringite catarrale cronica e rinofaringite

La rinofaringite e la faringite cronica sono due condizioni particolari di faringite che colpiscono a causa di una infiammazione topica di natura batterica:

– la faringite catarrale cronica che scatena un congestionamento le ghiandole della mucosa, ingrossandole ed infiammandole
– la rinofaringite colpisce le mucose del naso
In questi casi bisogna fare delle cure a base di farmaci antinfiammatori e, talvolta, antibiotici.

Un antibiotico per la faringite

Tra i vari medicinali che l’industria farmaceutica ci propone troviamo quelli a base di faringotricina un antibiotico che non provoca reazioni allergiche alle mucose e riesce ad inibire l’azione dei batteri responsabili della faringite. Il dottore potrebbe farvi assumere una pastiglia oralmente ogni mezz’ora per due giorni.