In commercio ci sono vari software daw per registrare le tracce audio in uno studio di registrazione, tra i più utilizzati, tra l’altro i migliori, troviamo Cubase, Sonar, Protools, Logic e Reason. Io personalmente iniziai con Cubase quando avevo circa 16 anni, ma dopo aver provato Sonar me ne innamorai che abbandonai subito Cubase. Protools l’ho sempre snobbato dato che costringeva a utilizzare anche gli hardware dedicati, io con la mia bella scheda audio rme perchè dovevo passare ad una digidesign o avid per usare quella merda di protools? A causa di questo modo di fare nel corso degli anni i software daw concorrenti sono cresciuti, quindi adesso protools (o meglio avid) ha liberalizzato il suo software che onestamente a me non è mai piaciuto. Sicuramente è un software professionale, ma dato che utilizzo da anni sonar, posso dire che è più intuitivo, stabile e ricco di funzioni professionali, in poche parole non ha nulla da invidiare a cubase (anzi forse è superiore), logic o protools che molti ignorantoni lo reputano il miglior software da studio.
Prima di tutto c’è da considerare che non è il software che fa la qualità, quindi anche con la versione gratuita di cubase si può ottenere la stessa qualità delle versioni pro che costano più di 400€. Ovviamente le versioni professionali permettono di avere numerose funzioni, effetti, ecc. Alcuni sostengono che da software a software cambia la qualità delle registrazioni, ho avuto modo di testare questa cosa e anche se non ci credevo, mi sono accorto che si tratta di lievi differenze impercettibili che potete tranquillamente trascurare, ad esempio il software daw di protools suona più brillante, ma onestamente mi piaceva più il suono ottenuto con sonar. Sarà una questione di gusti, ma tutto sommato non credo che uno sia migliore dell’altro. La vera qualità ricordate che la fa l’hardware, in qualche articolo precedente ho parlato della catena audio che è composta da:
– scheda audio
– convertitore (se l’interfaccia audio ha dei buoni convertitori non è necessario acquistare un convertitore dedicato)
– preamplificatore e altri outboard quali compressori, equalizzatori, ecc.
– Microfono
Direi che con queste poche cose si possono ottenere delle registrazioni musicali di fascia alta paragonabili alle registrazioni fatte nei più importanti studi di registrazione, premettendo che chi effettua le registrazioni sia un buon tecnico del suono. Il problema è che una catena audio di qualità non è economica. Un microfono può costare 2000€, una scheda audio 1500€, un preamplificatore 2000€, e così via. Purtroppo gli attrezzi audio professionali costano, esistono anche preamplificatori o schede audio da 100€, ma non vi permetteranno di ottenere gli stessi risultati, perchè la catena audio che vi ho elencato con i rispettivi costi è la stessa catena utilizzata nei più importanti studi di registrazione del mondo. Poi ovviamente ognuno assembla la sua catena audio a proprio piacimento, che può costare meno o anche più di quella che io ho stimato in termini di prezzo. Un software daw come quelliprecedentemente elencati servono semplicemente per catturare l’audio, ovviamente possono avere tante altre funzioni che riguardano il midi, i plugin e i suoi formati (vst, au, rtas, dxi, ecc.), strumenti di analisi audio, virtual instruments, ecc. Molti di questi strumenti potrebbero non servirvi, quindi se dovete iniziare, potete farlo con la versione gratuita del vostro software daw preferito. Intanto per essere aggiornati sulle novità relative ai software musicali per registrare l’audio potete cliccare qui software daw.
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